Ho già parlato sul mio blog della grande famiglia dei cibi funzionali, cioè tutti quegli alimenti capaci di esercitare un effetto benefico sul nostro organismo, e oggi, a tal proposito, vi presento i funghi Shitake, proponendovi un pacchero con pomodorini freschi basilico e questo fantastico fungo saltato in padella!

La Lentinula edodes è  un fungo di origine asiatica diffuso soprattutto in Giappone e Cina, e molto utilizzato nella loro alimentazione, ma quali sono le proprietà di questo fungo e perché è un alimento funzionale?

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Ha proprietà antitumorali, antinfiammatorie,   anti-ipercolesterolemiche e anti-osteoporotiche.

come mai? e come fa un fungo ad esercitare questi effetti positivi sul nostro organismo?

Innanzi tutto come per qualsiasi alimento funzionale per sortire degli effetti è necessario assumerlo con una certa costanza, il che soprattutto in questo caso non significa ogni giorno!

Molti studi hanno dimostrato che i funghi Shitake contengono una particolare molecola, l’eritadenina la quale è in grado di abbassare i livelli di colesterolo cattivo, intensificando i processi biochimici che portano alla sua eliminazione nel nostro organismo.  Ma non solo, l’eritadenina interviene anche bloccando il processo biochimico che converte l’acido linolenico in acido arachidonico un precursore di molecole pro-infiammatorie e questo le permette di abbassare quindi il livello di infiammazione nel nostro organismo.

Altro effetto esercitato dalla eritadenina è la sua capacità di inibire un “fattore di crescita dell’endotelio capillare” ossia in parole semplici,  non permette lo sviluppo di nuovi vasi capillari i quali in presenza di un tumore risultano essere strettamente necessari per la sua crescita, per il suo nutrimento, e per la diffusione delle metastasi. I tumori infatti, “strumentalizzano” lo sviluppo di nuovi vasi per poter così proliferare all’interno del nostro organismo e la possibilità di bloccare il loro sviluppo all’interno della massa, rappresenta un importante aiuto terapeutico.

Inoltre attraverso meccanismi non ancora del tutto chiariti, questo fungo ha la capacità di combattere l’osteoporosi intensificando l’espressione dei canali che permettono l’assorbimento del calcio a livello renale e a livello duodenale.

Quindi riassumendo i funghi Shitake ci aiutano ad abbassare i livelli di colesterolo cattivo,  un importante fattore di rischio per l’aterosclerosi; nel combattere la formazione di masse tumorali e di metastasi; nell’insorgenza dell’osteoporosi e nell’abbassare i livelli di infiammazione nel nostro organismo.

Il loro consumo però è controindicato in caso di malattie autoimmuni e trapianti d’organi, poiché  questo tipo di fungo è in grado anche di potenziare il sistema immunitario, un’ azione dannosa in caso di trapianti e per chi assume farmaci immunosoppressori.

I funghi shitake sono di origine asiatica ma ad oggi sono ampiamente coltivati nel nostro territorio, è possibile acquistarli sia freschi nel periodo autunnale che disidratati, in quest’ultimo caso sarà necessario lasciarli a bagno in acqua per almeno un’ora prima di prepararli.

Anche se la mia filosofia nel lavoro è ben riassunta dalla celebre citazione di Ipocrite “fa che il cibo sia la tua medicina e che la medicina sia il tuo cibo” non bisogna mai pensare che solo attraverso il cibo si possano curare delle patologie…